Le nozze by Dorothy West

Le nozze by Dorothy West

autore:Dorothy West [West, Dorothy]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2021-04-16T12:00:00+00:00


10

La moglie del Predicatore gli partorì il figlio che desiderava, e lo chiamarono Isaac. Era un bel bambino, sveglio e accorto, e cresceva che era una bellezza. Se un occhio superiore fosse stato lì a paragonare i progressi del Predicatore e quelli di Melisse, forse avrebbe assegnato il vantaggio al primo. Isaac cominciò a camminare a undici mesi, in maniera instabile ma con determinazione, e iniziò a parlare poco dopo, incrementando giorno per giorno il suo esiguo vocabolario.

Prima ancora di compiere due anni, la Bibbia del Predicatore lo distoglieva dai suoi giochi come fosse una calamita. Quando suo padre faceva parlare il libro, lui rimaneva seduto in estasi. Ci provava anche lui, con la mente ricettiva e pronta, ma il libro non gli metteva in bocca le parole. Erano parole troppo grandi: santificazione, rivelazione, glorificazione, benedizione. Il libro della Bibbia era per i predicatori come suo padre, che riusciva a farlo germogliare ogni volta che lo apriva, sia che lo tenesse al dritto o al rovescio. Il volto del Predicatore riusciva ad ascoltare la sua voce anche quando la Bibbia era molto lontana. Sulla riva del fiume, dove lui e suo padre sedevano a riempire di pesce il secchio per una bella frittura mista, o in mezzo al bosco, con lui dietro a suo padre a caccia di un opossum per la cena, le parole arrivavano nel vento, sussurrando così piano che solo suo padre sapeva quand’era il momento giusto per drizzare l’orecchio. Poi raccontava quello che gli dicevano le parole, con i pesci che saltavano per ascoltare, gli alberi che piegavano le cime per sentire e lui che cercava di afferrare le parole con la bocca, ma perfino una sola era troppo grande per entrarci.

A tre anni chiese un libro, un minuscolo libricino. Le sue mani tracciarono le dimensioni del libro che avrebbe contenuto il genere di parole che un ragazzino piccolo poteva ficcarsi in bocca. Il Predicatore gli comprò un libro per invogliare i bambini alla lettura, non perché sapesse che era un giusto inizio, ma perché era l’unico libro della forma che Isaac gli aveva descritto. Isaac amava quel libro come se lo avesse dato alla luce lui stesso. Non lo perdeva mai di vista, come se stesse aspettando che pronunciasse la sua prima parola. Se lo portava dietro quando andava con sua madre a consegnare il bucato. Spesso e volentieri un bambino viziato della casa piombava su di lui mentre aspettava che sua madre venisse pagata e radunasse un altro carico di biancheria sporca, gli strappava il libro di mano e lo faceva parlare, sapendo che questa si diceva g, questa a, questa era una doppia t, questa si diceva o e tutto insieme si diceva g-a-t-t-o, gatto. Ripeterlo una volta era abbastanza perché Isaac se lo ficcasse saldamente nella testa.

Arrivato a quattro anni, riusciva a leggere speditamente il suo libro facendo solo qualche pausa di tanto in tanto per riprendere fiato. Aveva imparato a far parlare un libro. Bene, ma adesso era determinato ad acquisire ancora più potere in un posto chiamato scuola.



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